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stufe a combustione e caloriferi elettrici guida acquisto

Stufe a combustione e caloriferi elettrici: guida all’acquisto

In inverno fa freddo si sa ed anche dentro casa le temperature si fanno più basse. Di conseguenza, starai pensando all’ardere della legna nel camino, magari sorseggiando un buon tè caldo. Ma, sfortunatamente, non tutte le abitazioni hanno gli spazi necessari per un classico caminetto. Invece, ti pongo un’altra domanda: perché non pensare a stufe a combustione e caloriferi elettrici?

Le Stufe a combustione ed i caloriferi elettrici si sono particolarmente affermate negli ultimi due decenni. Sempre più famiglie, infatti, adottano queste soluzioni per riscaldare casa propria: soluzioni non solo economiche, ma anche pratiche. Attraverso questa guida all’acquisto, avrai l’occasione di conoscere le tipologie, le caratteristiche e i criteri di scelta di stufe e caloriferi elettrici.

  • Stufe a combustione e caloriferi elettrici: le tipologie
    • Stufe a legna
    • Stufe a combustibile liquido
    • Stufe a gas
    • Stufe a pellet
    • Caloriferi elettrici
  • Quale stufa scegliere?
  • I caloriferi elettrici: caratteristiche, pregi e difetti
  • In sostanza, stufa o calorifero?

Stufe a combustione e caloriferi elettrici: le tipologie


Se per i caloriferi elettrici sostanzialmente si parla di un solo principio di funzionamento, lo stesso non si può dire per le Stufe a combustione. Qui sotto, potrai leggere una classificazione generale che ti sarà molto utile.

Stufe a legna

Sono le stufe più “classiche”, e costituiscono l’alternativa preferita al caminetto. Questo perché permettono di regolare la fiamma ed il flusso d’aria, permettendo un’ottimale gestione della legna. Inoltre, come per le altre stufe, l’installazione non richiede particolari manovre di edilizia interna alla casa, come invece richiede un caminetto. Alcuni potrebbero dire che la stufa a legna non restituisce il feeling del camino, ma è una questione di gusti.

Stufe a combustibile liquido

Di solito sono alimentate a cherosene, a petrolio o a bioetanolo. Quest’ultimo è un combustibile ecologico derivato dalle biomasse. Hanno una potere calorifico molto elevato. Sono molto indicate per interni perché pur essendo a combustione non hanno bisogno di una canna fumaria. Il costo relativo consumi è un po’ elevato, di contro non necessita quasi di manutenzione.

Stufe a gas

Meno diffuse delle precedenti, funzionano mediante gas naturale o propano. Sebbene il gas sia più costoso, risparmia all’acquirente il dover conservare cataste di legna, che tolgono spazio. Alcune stufe a gas sono provviste di finto legname, per renderle simili ai caminetti. Tieni conto inoltre che non dovrai pulire costantemente i componenti interni dalla cenere.

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Stufe a pellet

Di sicuro le più diffuse nel mercato. Bruciano trucioli di pellet, fatti di legno ed altri materiali compressi. Le stufe a pellet coinvolgono un componente elettrico, il che richiede la costante presenza di corrente. Se dovesse verificarsi un momentaneo sbalzo di corrente in casa, infatti, la stufa si spegnerebbe. Anche le stufe a pellet possono avere del finto legname di accompagnamento.

Caloriferi elettrici

Ne esistono di svariate dimensioni per vari utilizzi. Di sicuro, dalla loro parte hanno la portabilità, che ti permettere di spostarli in più zone della casa, a seconda delle necessità. I caloriferi possono essere utilizzati anche in altri luoghi, come nel tuo ufficio a lavoro, oppure in un piccolo garage.

Quale stufa scegliere?


Parlando solamente delle Stufe a combustione, posso darti un consiglio prima di tutto: non badare solo all’estetica. Tralasciando il fatto che, ad oggi, la maggioranza delle stufe è adatta a quasi ogni design, il criterio più importante riguarda le tue disponibilità.

Pianifica l’acquisto in base alla tua abitazione ed agli spazi che offre. Come ho scritto prima, acquistare ad esempio una stufa a legna richiede molto spazio per conservare le cataste di legna. Se disponi di un garage o di un piccolo capanno nel giardino, non dovresti avere problemi.

In effetti, anche le stufe a pellet richiedono spazi per conservare i sacchi di pellettato. Considera, però, che i sacchi di pellet sono leggermente meno ingombranti della legna, e possono adattarsi a più spazi. A differenza della legna, poi, con il pellet potrai quantificare più precisamente la quantità di trucioli da riversare nella stufa. Con la legna è meno semplice, perché ovviamente va divisa pezzo per pezzo.

Per quanto riguarda le stufe a gas, l’unico inconveniente è decretato dal prezzo del gas, sicuramente superiore a quello di pellet e legna e meno “eco-friendly” di queste due soluzioni.

In ogni caso, dovrai effettuare la scelta in base allo spazio di casa nel quale vorrai posizionare la stufa. Sul mercato esistono stufe di diverse dimensioni, che variano anche nella potenza termica erogata. Una stufa a pellet, come già detto, richiede anche una presa della corrente, mentre per una stufa a legna è necessario solo lo spazio per un condotto fumario.

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I caloriferi elettrici: caratteristiche, pregi e difetti

stufe e caloriferi elettrici guida acquisto
Se le stufe non dovessero fare al caso tuo, valuterai sicuramente l’acquisto di un calorifero elettrico. Stufe e caloriferi elettrici, come già detto, differiscono sostanzialmente per la portabilità: i caloriferi possono essere spostati ed adattati a più situazioni.

Oltre a questo grande pregio, devi sapere che i caloriferi elettrici possono essere automatizzati a spegnersi quando la temperatura supera una certa soglia. Tutto ciò ti farà sicuramente risparmiare in energia elettrica, dal momento che non funzioneranno quando non sarà necessario.

Esistono caloriferi molto piccoli, utili a riscaldare velocemente stanze di grandezza minore, o per creare un’atmosfera tiepida attorno alla tua scrivania. I convettori, invece, sono più grandi, scaldano in fretta ma sono meno intensi. I caloriferi ad olio solitamente sono usati per esterni, magari sotto agli ombrelloni di bar e locali, e sono costruiti di solito a forma di lampada.

L’acquisto va fatto seguendo le dimensioni delle stanze in cui verranno usati. All’aumentare della stanza, infatti, aumenta la potenza espressa in kW del calorifero scelto.

Il difetto principale del calorifero è rappresentato dal maggiore consumo in termini energetici e dal calore meno pervasivo rispetto ad una stufa. I caloriferi, infatti, sono perfetti per riscaldare temporaneamente un luogo, a differenza delle stufe, che sono pensate per riscaldare tutto il giorno (o tutta la notte) una o addirittura più stanze assieme.

In sostanza, stufa o calorifero?

Se consideriamo come calorifero anche il comune termosifone, presente in quasi tutte le abitazioni, posso dirti con certezza che la sua potenza termica non è alla pari di quella di una stufa. I convettori, invece, sono più potenti: in ogni caso, i consumi di stufe e caloriferi elettrici restano pressoché identici.

Dal canto suo, una stufa potrebbe favorire una leggere dispersione di polveri causata dalla combustione del pellet o della legna, ma si tratta di un problema che ormai è praticamente superato con le ultime tecnologie.

In sostanza, il consiglio più indicato che ti posso dare è solo uno: valuta in base ai tuoi spazi. Se non dovessi possedere grandi stanze nelle quali inserire una stufa, non temere: un termoconvettore non te la farà rimpiangere. Certo, una stufa è sempre una stufa, anche dal punto di vista estetico, ma l’importante alla fine è il riscaldamento efficace dell’ambiente di casa, per renderla più accogliente possibile.

Categoria: Casa, giardino, fai da teTag: benessere, freddo, riscaldamento

Info Alessandro Nicotra

Sono un esperto di informatica e di telecomunicazioni. Il mio lavoro è quello di aiutare le persone a superare problemi connessi con il progresso tecnologico. La mia grande passione e scrivere articoli e guide inerenti al mondo della tecnologia. Facebook - Linkedin - Twitter

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